Riccardino, l’ultimo romanzo di Montalbano

Questo è il libro che tutti aspettavamo da quando Andrea Camilleri ci ha lasciati, o forse da molto prima: l’ultimo episodio dei romanzi con Montalbano.

Ho aspettato di arrivare in Sicilia per comprarlo e l’ho preso alla Ubik di Ragusa Ibla (@megusta_leerte), le mie spacciatrici di libri estivi.

La storia si sa: lo scrittore siciliano non voleva per il suo commissario quello che era successo a Pepe Carvalho alla morte del suo autore Vázquez Montalbán (a cui tra l’altro Camilleri rende omaggio chiamando Montalbano il suo protagonista), e cioè NULLA.

Camilleri voleva essere padrone della sua creazione e dare la parola fine alla sua opera, voleva concluderla. Così nel 2005, a 80 anni, scrisse «Riccardino» e lo tenne da parte fino a quando nel 2016 decise di sistemare la lingua vigatese che nel frattempo era cambiata.

Quindi questo è il finale di Montalbano. E Camilleri si gode quest’ultima possibilità, dialoga con il suo personaggio in un continuo gioco tra dentro e fuori, che ci ricorda Pirandello e Unamuno.

Non dirò nulla del romanzo per non togliere a nessuno il piacere della lettura, ma scrivetemi messaggi privati, se vi va di condividere le vostre impressioni sul libri.

No Comments

Post A Comment