10 + 1 Curiosità de La casa de Papel, la miglior serie spagnola mai prodotta

La casa de Papel (tradotta in italiano “La casa di carta”) è una serie prodotta da Antena 3 e poi comprata da Netflix, grazie alla quale è diventata famosa in tutto il mondo. Da questo fine settimana è possibile vedere la terza stagione e per questo noi vogliamo raccontarti alcune curiosità interessanti (senza fare spoiler).

A parte essere molto accattivante, guardandola su Netflix potrai scegliere di vederla in lingua originale e migliorare il tuo spagnolo. Imparerai nuove parole ed espressioni colloquali e ti eserciterai con la comprensione sia orale che scritta visto che potrai anche mettere i sottotitoli in spagnolo.

1- È DIVENTATA LA SERIE DI LINGUA NON INGLESE PIÙ VISTA AL MONDO. Sarà per la storia, per l’empatia che questi antieroi suscitano negli spettatori, per la suspense perfettamente calibrata o per la forte iconografía data dalle tute rosse e dalla maschera di Dalí. Ma a me personalmente piacciono tutti quei dettagli realisti che sono introdotti quà e là e che sono peraltro tipici della tradizione letteraria spagnola.

2- Il ROSSO È IL COLORE CHE PREDOMINA. Non solo nelle tute, ma anche il telefono, i megafoni e i post it. Tutta la scenografia e gli oggetti sono stati scelti in modo che spiccasse questo colore  rispetto al resto. Sono stati infatti aboliti il giallo, il verde e il blu.

3- TUTE MADE IN ITALY. Nella terza serie, le tute sono leggermente diverse (sono più aderenti per evidenziare le forme del corpo). Dietro questo restyling c’è il celebre marchio italiano Diesel, che ha anche lanciato una linea di abbiglimento ispirato alla serie.

4- CARTA ANZICHÈ SFRATTATI. Il titolo all’inizio doveva essere “Los desahuciados” (Gli sfrattati) enfatizando l’emarginamento sociale dei protagonisti. È stato poi cambiato per “La casa de papel” che fa riferimento al luogo in cui si fabbrica e immagazzina la carta moneta.

5- CARTA DI GIORNALE ANZICHÈ CARTA MONETA. Per la fabbricazione della carta moneta non hanno usato (per ragioni di sicurezza) le vere macchine della Zecca, ma hanno usato le macchine del quotidiano ABC e si, in carta da quotidiano.

6- LA FACCIATA DELLA ZECCA della serie non è quella vera, ma la sede del Consejo Superior de Investigaciones Científicas (CSIC), che in Italia sarebbe il CNR (Consiglio Nazionale per la Ricerca).

7- IL PERSONAGGIO DI TOKIO di Tokyo è ispirato a Mathilda, la bambina protagonista del film “León” di Luc Besson. I capelli, l’abbigliamento e la collana ci ricordano al personaggio interpretato da una giovane Natalie Portman.

8- L’ATTRICE ALBA FLORES, “Nairobi” nella serie, è l’unica che non ha fatto il casting visto che il regista ha scritto il personaggio per lei. Sua è la famosissima frase, durante il suo ammutinamento contro Berlino, “empieza el matriarcato” (comincia il matriarcato).

9- LA CANZONE ITALIANA «BELLA CIAO» viene canticchiata in momenti chiave della trama, come ad esempio alla fine della prima stagione per evidenziare che il Professore vede nel suo piano un’azione di resistenza. Pochi secondi ma decisivi sono bastati a fare di “Bella ciao” quasi una mania. (Posso dire che io ho capito in quell’istante di complicità che Berlino e il Professore fossero fratelli senza dover aspettare l’ultima puntata della seconda stagione?)

10 – UN PILOTA PERFEZIONISTA. 52 Furono le volte che hanno girato l’episodio pilota prima che fossero soddisfatti del risultato.

11- IL NUOVO MEBRO DELLA BANDA, PALERMO non si chiama così in onore dell città italiana, bensí della città di Buenos Aires, come indica l’accento con cui parla il personaggio nella versione originale.

Per maggiori approfondimenti sulle curiosità della serie puoi guardare questo link in cui uno degli sceneggiatori svela alcuni segreti

https://www.antena3.com/series/casa-de-papel/noticias/javier-gomez-guionista-de-la-casa-de-papel-destapa-los-secretos-mejor-guardados-de-la-serie_201806035b13de620cf2ab5edc8dac6c.html#galeria/5b13ddb87ed1a8c5c0c81749/3

E se vuoi imparare la lingua originale de “La casa de papel” prenota una lezione di spagnolo con Claudins. Abbiamo programmi appositi per italiani.

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